TAG

lunedì 8 giugno 2015

L’Esercito Siriano Salva La Città Archeologica Di Palmira Dall’assalto Dei Terroristi Armati Dagli USA E Dai Saudit

Circa 250 uomini continua a resistere all’assedio. Nella zona è entrata in azione anche l’artiglieria che si trova a pochi Km. dall’installazione, per alleggerire l’assedio e bombardare con precisione le posizioni di miliziani terroristi che stavano utilizzando anche auto bomba per rompere l’assedio ed entrare nell’Ospedale.

La forza aerea siriana ha attaccato le postazioni dei terroristi ubicate sulle montagne di Hamad, nel nordest di Amiriya e nelle vicinanze e nelle vicinanze del giacimento di Arak.

I terroristi del Fronte di Al Nusra, tutti stranieri di provenienza da vari paesi (anche dall’Europa) dispongono di armi moderne come i missili anticarro Tow, made in USA forniti loro attraverso la Turchia dagli incaricati delle forze USA e dalla CIA, oltre a blindati e carri da combattimento, artiglieria e mortai da 120 mm., tutte armi fornite da Washington e da Riyad per avere maggiori chances di attaccare e sopraffarre le forze dell’Esercito siriano.

L’Esercito e le forze di difesa siriane erano riuscite , la scorsa Domenica,   ad espellere ed a sbaragliare le bande di terroristi, armati dagli USA e dall’Arabia Saudita, che puntavano sulla città di Palmira, dove esiste un importante sito archeologico di epoca romana, una città antica che è considerata il più importante patrimonio archeologico del Medio Oriente. I miliziani jihadisti avevano già espresso l’intenzione di distruggere tutto, utilizzando le armi e gli esplosivi che sono stati generosamente consegnati loro dagli USA e dai sauditi per seminare il caos nella regione e rovesciare il regime di Assad, considerato un “tiranno” dai governi occidentali ed odiato dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dalla Turchia per la sua lotta di resistenza contro il fondamentalismo islamico che avanza in tutta la regione.
Palmira Siria
Le forze dell’Esercito siriano, composte da ragazzi e ragazze di leva,  hanno difeso la città antica  e si sono lanciate all’inseguimento delle bande terroriste in ritirata, con l’appoggio dei caccia bombardieri dell’aviazione siriana che hanno bombardato le posizioni dei terroristi. Oltre 130 terroristi sono stati uccisi e recuperati armi ed equipaggiamenti, tutti con la scritta “made in USA” e “made in Saudi Arabia”.
Fra i terroristi uccisi, tutti mercenari arruolati dalle centrali saudite e turche, molti sauditi, egiziani, libici, tunisini, pakistani e perfino ceceni.
Altre volte era accaduto che l’Esercito siriano aveva difeso strenuamente e liberato dall’assedio degli jihadisti altri siti archeologici o antichi insediamenti cristiani d’Oriente, come era accaduto a Maalula, dove vive una piccola comunità di cristiani e dove è situato un antico monastero e si parla ancora l’aramaico.
Nonostante questo gli USA continuano a voler armare ed addestrare i terroristi, come è stato ultimamente proclamato da Washington, che ha creato appositi campi di addestramento in Turchia ed in Giordania da dove i terroristi vengono infiltrati in Siria per combattere contro l’esercito siriano, per imporre la legge islamica in Siria e per distruggere tutti i siti archeologici delle antiche civiltà e cancellare le antiche comunità cristiane. Questo il piano che vogliono attuare il presidente USA Obama in collaborazione anche con il presidente francese Francois Hollande, lo stesso progetto che persegue la monarchia saudita e il turco Erdogan, tutti stretti alleati dell’Occidente, interessati a spartirsi la Siria, con la complicità e l’appoggio militare anche di Israele. Tuttavia i siriani resistono caparbiamente, versando il loro sangue sul terreno nella difesa della loro terra e delle loro città.
Il governatore siriano di Homs, provincia centrale della Siria, ha dichiarato che l’Esercito ha recuperato una serie di località strategiche, incluso le colline e la torre della radio e TV di Palmira, nel nord est della città. La sicurezza della strada di collegamento tra Homs e Palmira viene assicurata dall’Esercito siriano.
Il conflitto in Siria, alimentato e provocato dagli interessi delle  grandi potenze  (USA, Arabia Saudita e Turchia in primis), dura ormai da quattro anni ed ha causato almeno 240.000 vittime , immani  distruzioni nel paese  e l’esodo di milioni di civili (7 milioni ,secondo i calcoli dell’ONU, fra estero ed interno della Siria)in  molti nei paesi vicini (Libano, Giordania e Turchia) ed un certo numero anche in fuga verso l’Europa. Si calcola che questo sia il maggiore esodo di popolazione dai tempi del secondo conflitto mondiale.
Fonti: Al Manar     Al Ahed News
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
Nella foto in alto: soldatesse siriane in posizione di difesa sulle colline vicino la città di Palmira
Nella foto al centro: l’antica città romana di Palmira

venerdì 21 giugno 2013

DITTATURA E COMUNICAZIONE, EURO

Molti sanno già che la prima cosa che fa un regime dittatoriale dopo avere preso il controllo di uno stato è l’occupazione militare di tutti icanali tradizionali di comunicazione operativi nel paese in questione: televisioni, radio, giornali. Perché lo fanno secondo voi? La risposta sembra abbastanza scontata: per impedire e soffocare il dissenso e veicolare soltanto i messaggi della propaganda. Ovvio che sia così, eppure c’è un altro effetto più sottile e raffinato che vogliono in genere raggiungere i golpisti attraverso la comunicazione: stravolgere dalle fondamenta la realtà dei fatti e il significato degli eventi. Una cruenta azione di guerra diventa così un’eroica impresa di pace, un violento sopruso alla libertà di una nazione diventa un atto provvidenziale di liberazione, la corruzione fisica e mentale di un intero popolo diventa magnanimità e filantropia. Bisogna stare attenti a tutti i dettagli per capire fino a che punto si spingono gli esperti della comunicazione e della propaganda per manipolare la verità delle cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e farle passare per quelle che non sono. Bisogna essere degli esperti osservatori per notare queste sottigliezze e rivelarne tutti i significati più reconditi e inquietanti: ricordando sempre che per chi tira le redini di una dittatura nulla deve essere lasciato al caso e all’improvvisazione.

IL MES COMINCIA A COLPIRE

STATI E RISPARMIATORI DEVONO PAGARE LA RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE

E voi direte, ma cosa c’è di nuovo sotto il sole? E’ dall’inizio della crisi dell’eurozona che governi e contribuenti pagano per il salvataggio delle banche e attraverso la manipolazione mediatica la cosa ormai è diventata unaprassi comunemente accettata. La novità però questa volta è che i tecnocrati di Bruxelles, in vista del prossimo Consiglio europeo di fine mese, hanno messo nero su bianco su un documento ufficiale regole, metodi, cifre, vincoli per descrivere come si deve svolgere l’intero processo, lasciando poco spazio all’improvvisazione e all’immaginazione. In pratica i criminali hanno finalmente confessato la loro colpa, sperando negli effetti terapeutici dell’outing e spiegando chiaramente agli europei quanto ancora devono pagare (e si tratta di cifre da capogiro) per tenere in piedi l’idiozia dell’euro. Qualcuno diceva che il miglior modo per nascondere la verità, è renderla palese e visibile a tutti. Ecco, confidando nella nostra incapacità di interpretare gli eventi e capire la realtà che ci gira intorno, pare che i tecnocrati e i politicanti europei abbiano decisamente intrapreso questa strada.

venerdì 15 febbraio 2013

I NUMERI REALI E NON LE IDIOZIE CHE CI RACCONTANO


VI CONSIGLIO DI LEGGERE I LINK, SONO LUNGHI MA SPIEGANO BENISSIMO LA CENSURA E LA DISINFORMAZIONE DI MASSA.


I “numeri reali”, che descrivono le ragioni della crisi, i suoi costi e chi li paga, vagano sconsolati
in un piccolo angolo della grande rete. Si erano preparati ad una stagione di notorietà, credevano di
diventare delle star e, per questo, si erano fatti belli, vestendosi di grafici colorati, tabelle eleganti,
infografiche da urlo. Tutto inutile, perché la scena viene occupata dai loro nemici di sempre:
 i beceri luoghi comuni.

martedì 12 febbraio 2013

ENTRARE NELLE BANCHE ITALIANE ci costerebbe 21 miliardi. Gli paghiamo 40mld l'anno, di interessi passivi, NON E' UN BELL'AFFARE?

Analizzando l'andamento del sistema bancario da maggio 2007 ad oggi, potremmo capire tra le varie banche alla borsa di milano, quelle che hanno sostenuto meglio la crisi finanziaria.

Il Grafico (1) mette in evidenza le perdite dai valori massimi in misura percentuale, di tutte le banche presenti nel listino ristretto della Borsa di Milano.

Bisogna tenere in considerazione, che all'interno delle 8 banche, l'Unicredito risulta una delle migliori solo perché è stato fatto un aumento di capitale di poco meno di 2 euro ad azione.

Grafico (1)
Dalla Analisi dei grafici, possiamo notare che le due banche peggiori, sono il Banco Popolare e l'MPS, che si trovano a circa il 5% del loro valore da maggio del 2007

Le banche italiane si trovano tra il 37% dei prezzi del 2007 ed il 5%.

VALGONO IN BORSA CIRCA 70 MILIARDI, CON 21 MILIARDI SI CONQUISTA IL CONTROLLO TOTALE, SECONDO VOI VISTO CHE PAGHIAMO LORO 40 MILIARDI L'ANNO, ENTRARE NEL CAPITALE NON è UN BELL'AFFARE?
CONSIDERIAMO ANCHE IL FATTO CHE CONTROLLANDO LE MAGGIORI BANCHE CHE POSSEGGONO LE QUOTE DI BANKITALIA, CI SAREBBE UN CONTROLLO A CASCATA DI QUEST'ULTIMA E IL CONTROLLO DELLA BCE .

IL "LAVORO DI CITTADINANZA" e le vere RIFORME DA FARE NEL NOSTRO PAESE


Grafico (1)

Quelle che vedete sono le Entrate dello Stato Italiano linea blu, e le spese al netto degli interessi passivi sul debito linea fucsia, o al lordo di interessi passivi linea rossa.

Possiamo dire che:

DISTRIBUZIONE DELLE INTENZIONI DI VOTO: scegliamo un voto strategico.


NON DOBBIAMO PENSARE CHE I CITTADINI NON CONTINO PIU' NULLA:

Puntiamo ad un voto strategico.

I dai illustrati sotto nel Grafico (1), rappresentano la distribuzione delle intenzioni di voto.

Nella parte centrale della distribuzione, ho inserito i partiti che secondo le intenzioni di voto prenderanno più voti. Rifletteteci sopra quali sono?

L'EUROPEISMO uccide l'occupazione ed azzera la DIGNITA' UMANA.


un uomo si è ucciso a Trapani: si è impiccato perché ha perso il suo lavoro a 61 anni.

Quest'uomo non va dimenticato, quest'uomo lascia un biglietto in cui ha scritto questo:

L'articolo 1 dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Perché lo Stato non mi aiuta a trovarlo?". 


Aveva chiesto aiuto a Napolitano e Camusso. Nel foglio l'elenco di chi si è tolto la vita perché senza lavoro: in fondo il suo nome.



GIUSEPPE

Cosa stanno facendo i nostri politici per Giuseppe e per il lavoro?

LA TEORIA DELL'EQUIVALENZA RICARDIANA, è il motivo per cui vi condannano alla DEFLAZIONE SALARIALE.

Il problema che si incontra nel comunicare con il prossimo, è legato al bagaglio culturale, all'apertura mentale ed alla voglia di confrontarsi, soprattutto se le idee sono poco chiare.

Ho faticato non poco a scoprire quale fosse il problema dell'essere compreso, e so di non sapere, ma la difficoltà che ho riscontrato, nasce soprattutto quando ti confronti con gente che non sa di cosa parla.

Molti sparano concetti misteriosi come se fossero stati proferiti direttamente dall'oracolo di Delfi.

Ho provato ad interrogare l'oracolo e lui mi ha risposto: