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sabato 15 dicembre 2012

Crisi economica: la soluzione perfetta che non piace ai banchieri



Di Jacopo Castellini   

                          
Molti avranno sentito o letto in questi mesi che la Banca Centrale Europea non può prestare denaro direttamente agli Stati, ma solo alle banche e alle organizzazioni finanziarie. Questo è sancitodall’articolo 21.3 dello Statuto della BCE e dal Trattato di Lisbona. Quest’ultimo infatti, all’articolo 123, vieta espressamente la possibilità di finanziare direttamente gli Stati, che si trovano così costretti a finanziarsi attraverso le banche private. Queste però acquistano i titoli del debito 

LA PROCURA DI TRANI, IL DEBITO PUBBLICO E LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE


Parto subito fornendo il mio totale appoggio ad un’iniziativa promossa dal sito NoCensura: inviare un’e-mail all’indirizzo tribunale.trani@giustizia.it per far sentire il nostro sostegno, ringraziamento, la nostra vicinanza alla Procura di Trani, che lunedì scorso 12 novembre ha rinviato a giudizio ben 7 importanti responsabili delle agenzie di rating americaneStandard&Poor’s e Fitch. Servirà a poco, forse a niente, ma secondo me è sempre utile in un periodo così turbolento e confuso dichiarare apertamente da che parte stare e mandare un segno di riconoscenza a chi si presume stia lottando con grande impegno e determinazione dalla nostra stessa parte, riuscendo pure a passare dal piano astratto delle parole a quello concreto dei fatti: tutti noi ci proponiamo a parole di riformare il mondo della finanza, eliminare il conflitto di interesse fra enti controllori e controllati, arrestare il processo in corso di finanziarizzazione spinta dell’economiaregolamentare l’intero settore, svelare icomplotti e i retroscena che si nascondono nell’intreccio micidiale fra politica e affari, ma poi alla prova dei fatti siamo ancora incapaci di promuovere a livello istituzionale una singola azione di riforma. I magistrati di Trani, nel silenzio e nell’indifferenza più assoluta, sono invece riusciti a mandare un segnale forte al potente mondo finanziario, con tanto di carte bollate. E devo dire che conforta parecchio sapere che esiste ancora qualcuno in Italia capace di schierarsi con la parte debole, i cittadini, i consumatori, il popolo italiano contro chi in forza del suo enorme prestigio internazionale agisce spesso in modo truffaldino e in violazione della legge per frodarli.