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martedì 14 agosto 2012

Il complotto demo-pluto-giudaico


Il complotto demo-pluto-giudaico-massonico c’è, e si vede

(…) In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici[3]. Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence Klein. È stato il primo presidente del “Bruegel”, un think-tank, nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell’UE e 28 multinazionali.
È inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[4] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[5]. (…)
Fonte: Wikipedia

No, non sono un complottista. Mai stato. Non sono nemmeno mai stato uno di sinistra nel senso ortodosso del termine, a differenza di altri che questa cosa me l’hanno sempre rimproverata. Sono pure, da sempre, laico nei confronti di ideologie e dottrine, e, almeno secondo l’ipocrita media bipartisan di questo stramaledetto Paese, altrettanto laicamente favorevole al mercato, a patto ovviamente che sia regolato.
Io, però, a consegnare le chiavi del Paese ai banchieri e quelle della democrazia a un progetto neocentrista non ci sto, scusatemi: soprattutto, mi pongo il problema di quello che verrà dopo, di come sarà possibile preservare da questa fase ad altissima attrazione gravitazionale (tipo buco nero) l’utopia di un’alternanza democratica – che è molto più importante del concetto stesso di bipolarismo. E sono francamente terrorizzato all’idea che si apra un ventennio che abbia per centro un moloch paludoso, inevitabile e antidemocratico di cui non voglio far parte, e ai lati spinte populiste cui un Governo di tecnocrati automaticamente regalerà uno spazio sconfinato: sconfinato, segnatevelo. Né mi posso rassegnare a considerare casuale che tutto questo, alla vigilia di quella che probabilmente sarebbe stata la prima grande affermazione (elettorale, una volta tanto) della sinistra in Italia, sia del tutto casuale: e molto probabilmente sarà sfumata per un bel pezzo, alla fine di questa cosiddetta transizione.
Non mi convince neppure il richiamo alla responsabilità: non se affidata a questo Parlamento disastroso, il peggiore del Dopoguerra in una classifica già molto competitiva. Delle misure di cui si discute, semplicemente, ritengo che siano insufficienti banalità – e quindi affrontabili da qualsiasi maggioranza – risolutive di un bel nulla se non come preludio a uno sterminio sociale che non credo assolutamente sarà capace di toccare per davvero i grandi interessi (dopotutto stiamo parlando di gente che quegli interessi li ha difesi per mestiere, tutta la vita), ma che in compenso lascerà il Paese, anche se con i conti un po’ più a posto, in piena recessione e in totale deficit di democrazia. Per la gioia dei mercati e degli speculatori, di Francia e di Germania, che potranno mangiarci vivi senza che nessuno abbia in mano uno straccio di mandato popolare che lo metta nella posizione di poter sollevare un’obiezione qualsiasi.
Il tutto col delirante consenso di un’opinione pubblica che periodicamente accetta di abdicare a se stessa e di rinunciare ai propri diritti, confortata dal fatto che glielo spiegano bonariamente e con tono insopportabilmente paternalistico gli appelli al buon senso dei giornali in mano ai grandi gruppi industriali, e che in fondo pensa di se che è troppo stupida per potersi far carico di qualsiasi scelta. Salvo poi scegliere orgogliosamente malissimo, quando ne ha la possibilità, al giro immediatamente successivo.
Mi chiedo solo come possano – in buona fede o meno, preferisco non giudicare – sostenere questo scenario con tanta sicumera tutti quanti, specie quelli che di sinistra dicono o pensano di esserlo. E come possano sentirsi a posto con la loro coscienza, soprattutto.
FONTE : www.popolino.org


L'EBREO THEODOR HERZL, FONDATORE DEL SIONISMO


"Quando falliamo diventiamo un proletariato rivoluzionario, i dirigenti subordinati di tutte le istituzioni di partito, quando sorgiamo con noi sorge il nostro terribile potere nella finanza"
(Fonte: "lo stato ebraico" pg. 23, Link alla citazione: The Jewish State - Google Libri )





L'EBREO JAMES WARBURG, BANCHIERE


"Avremo un governo mondiale che vi piaccia o meno, la sola questione è se questo governo sarà ottenuto con il consenso o con la forza"
(Fonte: Feb. 17, 1950, to the United States Senate Committee on Foreign Relations, Link alla citazione: James Warburg - Wikipedia, the free encyclopedia)





L'EBREO IRA FORMAN, POLITICO


"La politica in America è diventata una professione ebraica proprio come la legge e l'arte"
(Fonte: The Jewish Daily Forward, 29 marzo 2008, Link alla citazione: Dozens of Jewish Super-Delegates May Hold Key to Democratic Race ) 






L'EBREO ARIEL SHARON, EX-PRIMO MINISTRO ISRAELIANO

"Noi ebrei controlliamo l'america e l'america lo sa"
(Fonte: Kol Yisrael, Radio Israeliana, 3 Ottobre 2001, Link alla citazione: Sharon to Peres: "We Control America" - Congressional Pandering to Israel proves him Right (by Mohamed Khodr) - Media Monitors Network )






L'EBREO MARTIN VAN CREVELD, PROFESSORE ISRAELIANO

“Possediamo diverse centinaia di testate atomiche e di missili che possiamo lanciare su bersagli in tutte le direzioni, persino verso Roma. Molte capitali europee sono il bersaglio della nostra aviazione militare. Le nostre Forze armate sono la seconda o terza potenza al mondo. Abbiamo la capacità di portare il pianeta alla distruzione insieme a noi, e vi garantisco che è quello che succederà prima che Israele sparisca”
(Fonte: Intervistato dal settimanale tedesco Elsevier, settembre 2003, Link alla citazione: Martin van Creveld - Wikipedia, the free encyclopedia)

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