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martedì 14 agosto 2012

I MEDIA NON RIPORTANO NULLA


Come può il nostro Ministro degli Esteri Giulio Terzi riconoscere la cosiddetta opposizione siriana, che porta avanti la sua guerra con un patto con i terroristi?   Cosa possiamo dire alle vittime di Nassirya, ai nostri carabinieri morti per la cosiddetta guerra al terrorismo, se oggi facciamo patti con chi alza le bandiere di Al Qaeda? La vigliaccheria dei servi delle corporation non ha fine, ed ormai sono disposti a vendere ogni onore per salvarsi da una crisi finanziaria, che vuole portare l’Europa in guerra. Non dimentichiamo che l’ambasciatore siriano in italia è stato ‘espulso’ – se così possiamo dire - con una lettera, forse per la vergogna di non poter guardare un uomo negli occhi.

I guerriglieri di Al-Qaeda prendono il valico di frontiera di Bab Al-Hawa.Si noti la bandiera nera di Al-Jabhat Nusra, militanti di Al-Qaeda in Siria.Come riporta l’Agence France Presse, ad al-Hawa “un gruppo di circa 150 combattentiprovenienti da diversi paesi islamici sono posizionati lungo la traversata del confine”,mentre “molti di loro affermano di essere della Quetta Shura Taliban ,mentre altri dichiarano di essere membri di Al-Qaeda”.


I MEDIA TACCIONO


La deontologia giornalistica non esiste più ormai, i media sono complici di massacri  politici, sono ricattati trasformandosi in carnefici e fomentatori di violenza. Non è un caso che, alla vigilia della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, nel corso della quale si doveva discutere della sanzioni alla Siria, i media propagandavano le violenze del regime di Assad nei confronti del popolo siriano, mentre i terroristi asserragliavano villaggi e città.  Il popolo occidentale è il principale destinatario di tale disinformazione, perchè la Siria conosce la sua storia e sta cercando di difendersi da una guerra sporca e vile, e soprattutto dall’aggressione dei media.


Tratto da: Crediamo di morire per la patria ma moriamo per le banche | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/08/05/crediamo-di-morire-per-la-patria-ma-moriamo-per-le-banche/#ixzz23XPK6H3R
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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