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giovedì 23 agosto 2012

LE BANCHE GUADAGNANO E I CITTADINI PAGANO


Il temutissimo debito pubblico, con cui ci frantumano le …..ogni giorno gli organi della propaganda di regime gli schiavi delle banche e chi più ne ha più ne metta, non è la
causa ma l’effetto di questo contorto meccanismo di circolazione dei capitali privati, perché si è creato in un secondo momento, quando i singoli governi nazionali europei sono stati costretti dai soliti truffatori ad andare in soccorso sia dei maggiori creditori sofferenti (le banche tedesche) che dei debitori insolventi (le banche greche, irlandesi, spagnole, portoghesi). La BCE per salvaguardare la scarsità fittizia dell’euro imposta dai tedeschi ha obbligato i contribuenti europei a pagare per impedire il fallimento a catena degli istituti bancari ed è rimasta inizialmente a guardare, entrando in gioco in una fase successiva con una serie di operazioni non convenzionali quando la situazione si era aggravata e il rischio di una paralisi finanziaria era diventato molto alto. In pratica mentre in Europa sono stati principalmente i cittadini a salvare con le tasse o il taglio dei servizi pubblici il collasso del sistema bancario privato, negli Stati Uniti, malgrado la confusione che si continua a fare intorno a questi argomenti, non sono stati affatto i contribuenti a pagare con le imposte il salvataggio delle banche americane fallite, ma è stata la stessa banca centrale Federal Reserve che con vari interventi straordinari ha creato denaro dal nulla per acquistare i titoli spazzatura in possesso delle banche e fornire nuova liquidità agli istituti che ormai erano a secco di capitali per far fronte alle normali esigenze operative di cassa.

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