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sabato 25 agosto 2012

La Spendig Review, un raggiro ai danni degli italiani



La spiegazione che segue è breve e concisa, diretta ad illustrare un argomento attuale, senza troppo scendere nei particolari. Il termine Spending Review, di natura anglosassone, sostituisce la più chiarificatrice “ Revisione della Spesa”, forse nome poco moderno oppure facilmente comprensibile; secondo la burocrazia comune l’utilizzo di terminologie complesse e dispersive aiuta nel tenere il cittadino distante dagli affari pubblici. La
Spending Review serve a recuperare fondi, all’interno del sistema statale e burocratico, senza comportare l’applicazione di tasse o misure ulteriori al fine di ottenere un gettito ulteriore. La Finanziaria, ad esempio, l’atto più importante di un Governo, è lo strumento con il quale si dispone delle spese ed entrare nell’arco dell’anno avvenire potendo agire in modo tale da variare la spesa corrente, imporre nuovi tributi, aumentare il Debito Pubblico, agendo con l’emanazione di provvedimenti di varia natura, comunque diretti alla gestione dello Stato durante l’anno legislativo. La Spending Review, diversamente, impedisce l’imposizione di nuovi tributi, almeno questo è il fondamento, agendo sulle spese attuali e diminuendole per recuperare soldi da investire in altri ambiti dove la necessità oppure la strategia suggeriscono sia meglio stanziare risorse. Esempio: Nel caso di una Finanziaria riferiamoci, per semplificare, ad un introito di 1000 euro per una famiglia. Se normalmente sufficienti, può capitare che delle spese improvvise, come potrebbe essere una bolletta troppo salata, possono spingere a richiedere un piccolo prestito. Così avviene che nel mese seguente invece di 1000 euro, la famiglia in esame ne spenderà 1400. Significa che le esigenze obbligano ad aumentare il debito per riuscire a saldare la fattura. Nel caso di una Spending Review è diverso. L’introito rimane 1000, non vengono chiesti prestiti, si agisce sulle spese della famiglia per trovare i soldi e pagare la bolletta. Una spesa per alimenti più povera, magari si rinvia al mese successivo il pagamento di altro debito posticipabile, comunque non si cercano altri fondi oltre quelli posseduti per risolvere la situazione. La famiglia in oggetto risolverà la sua situazione utilizzando i soldi che possono o che hanno da gestire. Logicamente nel caso di uno Stato le possibilità di manovra all’intero dei suoi apparati e vari, ma è anche vero che normalmente ad essere sacrificati sono troppo spesso quel genere di spese di natura sociale assistenzialistica, dirette ai cittadini o comunque adatte a produrre effetto positivo nella società. Secondo la definizione rilasciata dal Governo Tecnico di Mario Monti il concetto su esposto consente di comprendere cosa hanno inteso per “Revisione della Spesa”, per cui se dovessero essere applicate imposte oppure aumentati dei tributi, non simo avanti ad una Spending Review, bensì una Finanziaria camuffata.

Adesso, avendo chiaro il concetto di Spendig Review, dobbiamo analizzare rapidamente l’attuale nostra situazione. Il Governo Monti ha approvato una serie di provvedimenti che ha raggruppato come sorta di Finanziaria per provvedere alle “Esigenze” del Paese, frutto, comunque, dell’irresponsabilità politica. Ha attuato varie manovre correttive, applicando imposte dirette ed indirette, tagliando dove il sociale esigerebbe di investire, tutto per riuscire a correggere i coti pubblici in disastro, ma quando le sue decisione si sono troppo sommate ed hanno condotto alla recessione, in quanto la spesa dei cittadini è troppo diminuita, avrebbe potuto annunciare una nuova riforma? La Spendig Review risponde all’esigenza di fare senza ammettere, attuando la solita camuffata volontà con nomi altisonanti e confusionari, agendo per applicare tasse che porteranno nelle casse dello Stato oltre due miliardi di euro; e sono soltanto i primi.
Da ricordarsi la minaccia costante dell’aumento dell’Iva al 23%, la quale non è svanita, anzi, viene annunciata come possibilità esperibile a settembre se la situazione non fosse migliorata. I Professori risolvono la questione italiana usando le tasse ed imposte applicandole ovunque possono( solo un 110 e lode), affliggendo la miseria dilagante ed attanagliando coloro che soffrono per colpa delle altrui decisioni. Ventimila euro il debito per ogni singolo italiano, ma nessuno dice mai che allo stesso tempo il cittadino ha il possesso dei beni pubblici, conseguentemente è più ricco rispetto al debito che grava sulla sua testa( di fatti lo vogliono svendere). Ma questi beni pubblici che utilizzo hanno? Sequestri continui, scoperte di imbrogli, recupero di soldi indebitamente ottenuti, assieme al gettito grazie alla volontà del Governo consentono allo Stato di incassare parecchi miliardi, nel sono mese di agosto di parla di oltre sette quelli recuperati; ma la fase in cui si deve combattere la povertà che fine ha fatto? Dove si trovano i soldi promessi per aiutare, quelli che sarebbero serviti per consentire alle famiglie di non soffrire più l’impossibilità di arrivare alla fine del mese? Si confrontano le parti politiche nell’avvantaggiarsi della scelta di Monti di entrare in politica, come se fosse capace di determinare la vittoria di uno o dell’altro schieramento, ma i politici di professione veramente suppongono di continuare in questi giochetti? Pubblicità per ottenere voti potrà consentire ai soliti nomi di comandare? Vedremo se l’Italia alle prossime elezioni ha capito o meno.

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