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martedì 18 settembre 2012

PROPOSTE PER RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA



     
Nel blog fabiofecci.it si trova documento politico da me scritto nel 2005, quando ero Sindaco a
Noceto, e successivamente inviato a tanti politici di Governo e di opposizione. Il documento
evidenziava quali sono, a mio avviso, alcuni degli ambiti all’interno della spesa pubblica che
generano costi eccessivi - e talvolta del tutto inutili -  ed ipotizzava  tramite proposte concrete
alcune possibili soluzioni.

Da circa  tre anni i costi della politica sono un argomento cavalcato da tutti gli schieramenti politici,
ma ad oggi si rileva che nessun provvedimento serio ed efficace è stato adottato.
Per primo vorrei richiamare una riforma  che io fortemente e da tempo auspico, cioè l’eliminazione
delle Province – le cui funzioni spesso sono di duplicazione di quelle dei Comuni - e di tanti altri
Enti “inutili”,  visto che piace sempre di più ai Governi colpire gli Enti Locali. Questo si configura
come  un provvedimento strutturale, e  se è vero che l’abolizione delle province porterebbe ad un
risparmio di  15  miliardi l’anno (circa l’1% del PIL) , vale la pena di pensarci, tenendo presente
inoltre che il ciclo vitale delle province era destinato a concludersi già dal 1970, anno in cui furono
istituite le autonomie regionali
Altro possibile taglio alla spesa  pubblica sarebbe quello di accorpare alcune Regioni, nel rispetto
delle loro affinità morfologiche, culturali, storiche ed economiche.
Arrivando poi al capitolo della spesa pubblica “romana” c'e' davvero da divertirsi, non si dovrebbe
faticare affatto, basta solo aprire gli occhi su quello che – effettivamente – è ormai sotto gli occhi di
tutti. Nel documento ipotizzavo una forte riduzione del numero dei Parlamentari ed un vitalizio
dopo un’attività in Parlamento di dieci anni, cosa – quest’ultima – su cui invece ho rivisto la mia
posizione -  considerata l’attuale qualità di buona parte dei nostri Parlamentari -, per arrivare oggi a
fare la proposta di recuperare per quanto possibile anche le somme  già da essi percepite a titolo di
pensione. Altre cose da fare:  dare loro una indennità  non superiore ad 8000 euro senza nessun
privilegio aggiuntivo,  tagliare del 60% gli stipendi dei burocrati, vendere gli immobili pubblici
improduttivi, eliminare le Prefetture, ridurre i costi dei Tribunali ed eliminare le figure dei Segretari
Comunali o ripensarne in modo radicale il ruolo, con l’obiettivo di ridurre le spese legate alle
consulenze ed alla dirigenza.
Capitolo sicurezza: negli stadi e nei dintorni entro un raggio di 500 metri,  niente Forze dell'Ordine
e Polizia Municipale,  ma solamente personale pagato dalle Societa', eventualmente reclutato anche
all’interno di tali Corpi, ma al di fuori del loro normale lavoro,  in modo da non sottrarre risorse a
questi servizi pubblici di enorme utilità e volti alla  tutela della gente comune minacciata ogni
giorno dalla delinquenza in continuo aumento.
Ringrazio  per l'attenzione e senza pretese particolari attendo nel limite del possibile una risposta
dal dott. Bondi, che ho avuto il piacere di conoscere nella citta' di Parma, dove ho svolto negli
ultimi tre anni il ruolo di Assessore alla Sicurezza, con la certezza che sapra' sicuramente mettere in
pratica le migliori prassi per effettuare i giusti tagli nella spesa pubblica.
Con una certa presunzione aggiungo  anche che se dal 2005 ad oggi i vari esponenti dei Governi che
si sono alternati e del Parlamento avessero concretamente preso in considerazione le proposte
contenute all’interno del mio documento – peraltro favorevolmente accolto da alcuni esponenti del
Parlamento e responsabili di Partito, dai quali mi è giunto riscontro -,    probabilmente ci saremmo
gia' da tempo avviati su un percorso di buona amministrazione della cosa pubblica,  nel rispetto
della gente onesta che ormai non ne può più di essere presa in giro - per usare un eufemismo – da
una classe politica sempre più inadeguata a ricoprire incarichi pubblici.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento porgo i saluti più cordiali.
Fabio Fecci

FONTE : http://www.fabiofecci.it/

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