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lunedì 20 agosto 2012

L’ILLUSIONE CHE TUTTO ANDRA’ BENE


Abolito di fatto l’obbligo di convertibilità fra oro e moneta, sia in pratica ogni governo nazionale con il supporto della banca centrale può creare e disporre in maniera discrezionale della propria moneta per indirizzarla secondo gli usi che riconosce più
urgenti, socialmente utili e prioritari. Il problema non riguarda più la quantità di moneta a disposizione, perché virtualmente illimitata, ma la modalità con cui viene utilizzata a fini pubblici, che in certe situazioni di piena occupazione e saturazione della capacità produttiva può condurre a derive inflazionistiche interne e ad eccessiva svalutazione esterna della moneta nazionale nei confronti delle valute estere. In questo nuovo contesto, chi si ostina ancora a ripetere che “la moneta è un bene scarso”, “mancano i soldi”, “le tasse servono per ripagare i beni e servizi offerti dallo stato e a rimborsare il debito pubblico” o è un mentecatto o è un farabutto: in Italia e non solo abbondano purtroppo entrambe queste tipologie di esseri umani.

Guarda caso, sempre a partire dal 1971 in poi, una volta che l'umanità aveva conquistato questo diritto fondamentale di utilizzare senza limitazionela moneta per il suo benessere e il miglioramento delle forme di convivenza civile, una folta schiera di farabutti, ciarlatani, mentecatti al soldo di grandi banche ,lobby e multinazionali,ha cominciato una violenta campagna di propaganda per dimostrare che la moneta lasciata in mano allo Stato ci avrebbe rovinati tutti, a causa dell'aumento spropositato del debito pubblico e dell'inflazione, ed era quindi necessario affidarla a banche centrali private, autonome e indipendenti (che ci hanno rovinato lo stesso, aumentando a dismisura e ad ondate pressoché regolari e cicliche il debito privato. In pratica le banche centrali private possono sostenere in modo illimitato soltanto le banche commerciali private con il pretesto della stabilità finanziaria, mentre inducono i governi a perseguire una ferrea disciplina di pareggio di bilancio (mes,fiscal compact), per mettere appunto un argine ai due mali del secolo: il debito pubblico e l’inflazione. In realtà lo scopo, delle èlite finanziarie è quello di evitare gli effetti redistributivi del reddito e convogliare le risorse in poche mani, ma la gente ci crede e vota puntualmente alle elezioni tutti i politici (di destra, sinistra, centro, ABC: la differenza è solo funzionale a rafforzare l’efficacia dell’inganno e una parvenza di democrazia ) che foraggiati dai banchieri promettono di abbattere sia il debito pubblico che l’inflazione dilaniando i loro stessi risparmi con l’aumento della pressione fiscale (una volta risolti i due mali del secolo, ci assicurano che vivremo tutti felici e contenti e magicamente occupati: peccato che i dati confermano il contrario, perché nella storia del mondo tutti i paesi che hanno praticato rigorose politiche di risanamento dei conti pubblici e un controllo capillare dell'inflazione, hanno sempre attraversato profondi periodi di disoccupazione cronica e recessione economica).Sindrome di Stoccolma allo stato puro, purissimo: Quasi (c’è ancora speranza) tutti noi siamo ormai innamorati e abbagliati dal fascino (???) dei loro carnefici. Se uno riesce a convincerti che rubando i tuoi risparmi, riducendo i salari, cancellando i diritti e le tutele sindacali, eliminando tutti i servizi pubblici essenziali, riuscirai a vivere meglio, significa che hai seri problemi psichici da risolvere e prima di dedicarti allo studio dell’economia, dovresti fare una bella indagine del tuo inconscio: meglio leggere Freud e Jung che ripassare Keynes o Minsky. 
Un povero ignorante

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